Tatuaggi e spiagge
07/08/08 12:31
Caldo torrido, città vuote e... spiagge piene!
Questa mattina da sotto l'ombrellone osservavo il numero sempre crescente di ragazzi, ragazze (ma non solo) che sfoggiano con orgoglio un tatuaggio in costume da bagno.
E' passato ormai tanto tempo da quando i tatuaggi erano un tabù, avevano un significato quasi mistico ed erano parte dell'immaginario collettivo della trasgressione.
Oggi è diverso: tribale o un disegno, sulla caviglia o sulla spalla, una rosa o un’ideogramma giapponese: sembra che farsi un tatuaggio sia alla stregua di decidere cosa vedere in tivù o cosa preparare per cena. Alla stregua di un’idiozia.
Parlare di tatuaggi è sempre un argomento spinoso: ci si divide in pro e contro, ognuno con le proprie motivazioni. C'è chi sostiene che prima o poi te ne penti, e quindi è meglio non farlo, chi invece vuole ricordare momenti importanti della propria vita mettendo un segno sul proprio corpo.
Io penso che non ci sia nulla di male in un tautaggio fintanto che questo rimane privato, una scelta consapevole e fatta per sé stessi. Ciò che non capisco è il tatuaggio fatto per esibizionismo, per esporlo compiaciuti in spiaggia, fatto solo per gli altri.
Come in tutte le cose, è però un obbligo rivolgersi a strutture adeguate: ho letto recentemente un articolo a riguardo dei tatuaggi da spiaggia, quelli fatti con l'henné e che si cancellano dopo qualche settimana. Secondo l'agenzia francese della sicurezza questi disegni temporanei possono essere la causa di allergie alla pelle che possono avere anche complicazioni serie.
E voi, cosa ne pensate? Siete pro o contro i tatuaggi?
Un bacio a tutti, a presto!
Milena